.Cosa è La finanza sostenibile
La finanza sostenibile è quella tipologia di finanza che, nel processo decisionale di investimento, tiene in considerazione fattori di tipo ambientale, sociale e di governo societario (fattori ESG), indirizzando i capitali verso attività e progetti sostenibili a lungo termine (investimenti pazienti). Quindi, un investimento sostenibile e responsabile ha l’obiettivo di creare valore sia per l’investitore che per la società.
Il concetto di finanza sostenibile è stato formulato per la prima volta circa 15 anni fa, acquistando nel tempo un’importanza sempre maggiore fino a diventare, in ambito finanziario, un trend topic fortemente orientato verso scelte green. Oggi, nell’era in cui il concetto di sostenibilità viene applicato ad ogni ambito di vita e a qualsiasi tipologia di attività, questo tipo di investimento è diventato un argomento di grande attualità, sia nel settore pubblico che in quello privato. In sintesi, le operazioni finanziarie sostenibili non si basano solo sul profitto ma tengono in forte considerazione anche l’aspetto green dell’attività.
Gli aspetti ambientali (Environmental) considerati nella finanza sostenibile fanno riferimento a tutti quei fattori che riguardano la salvaguardia dell’ambiente naturale, come ad esempio, tutte quelle attività attente al cambiamento climatico che favoriscono la transizione verso la neutralità climatica, e tutte le azioni dedicate alla salvaguardia della biodiversità. Tra i fattori sociali (Social) si fa riferimento alle questioni di disuguaglianze e di inclusione, alle relazioni di lavoro, al benessere della collettività; sono, quindi, investimenti che tendono a favorire l’inclusione e il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Infine, i fattori governativi (Governament) fanno riferimento ad una gestione basata su principi etici, come il rispetto delle minoranze, la trasparenza delle decisioni, il rispetto dei diritti degli azionisti, la retribuzioni dei dirigenti, ecc.
Nell’adozione delle decisioni di investimento, la finanza sostenibile tiene, dunque, conto dei fattori ambientali, sociali e di buon governo (ESG) in una logica di lungo periodo. Fare finanza sostenibile significa realizzare, accanto a un rendimento economico-finanziario, anche un vantaggio socialmente condiviso, grazie alla riduzione dei rischi ambientali e delle disuguaglianze (Vademecum sulla finanza sostenibile di ABI). Quindi, puntare su un investimento di finanza sostenibile vuol dire investire in imprese che compiono scelte aziendali sostenibili, relative a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. La finanza sostenibile è dunque l'applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all'attività finanziaria in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Piano d’Azione dell’UE per la finanza sostenibile ed il Green Deal europeo sono esempi di come la regolamentazione stia indirizzando capitali verso investimenti più sostenibili e trasparenti.
Il vademecum realizzato da Eurosif (Forum europeo per gli investimenti sostenibili e responsabili) sintetizza in sette punti i principi-chiave della finanza sostenibile:
Un investimento viene definito sostenibile se rispetta i fattori ESG, e la valutazione della sussistenza delle caratteristiche di sostenibilità si basa su rating, assegnata da agenzie di settore. Anche, se la valutazione della sostenibilità, attualmente, è basata su misure differenti, non esiste infatti una regolamentazione in grado di definire standard uniformi a livello internazionale, l’UE si sta attivando per regolamentare i criteri di misurazione dei fattori sostenibili.
Gli strumenti di finanza sostenibile attualmente presenti sul mercato sono di varia natura, di seguito si riportano alcuni esempi:
Questi strumenti di debito offrono agli investitori la possibilità di contribuire concretamente alla transizione ecologica, ad esempio, l’espansione dei green bonds ha portato ad un notevole incremento degli investimenti in fondi ESG, che considerano criteri ambientali, sociali e di governance nella selezione degli asset. Questo si traduce in finanziamenti concreti per progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dalla promozione delle energie rinnovabili al sostegno per l’efficienza energetica.
L’Italia a fine 2021 è stata il quarto Paese europeo per prestiti e obbligazioni green, dopo Francia, Germania e Gran Bretagna.
Tutto ciò dimostra come l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di business oltre ad essere una risposta al mercato, risponde anche all’aspettativa di un ruolo più attivo e responsabile delle istituzioni nel promuovere una crescita economica sostenibili.
Allo stato attuale, l’innovazione nel settore finanziario, il crescente interesse da parte di consumatori ed investitori, l’impegno dei regolatori stanno determinando un ambiente favorevole alla crescita di prodotti e strategie sostenibili. Quindi le prospettive future per uno sviluppo economico equo e sostenibile sono promettenti.
Si può affermare che nel contesto attuale la finanza sostenibile si è affermata come un pilastro chiave nell’ecosistema finanziario globale, riflettendo una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori e degli investitori.