Resto al Sud 2023 | Come funziona il bando di Invitalia

Resto al Sud 2023 | Come funziona il bando di Invitalia

Il bando di Invitalia Resto al Sud favorisce la nascita e la crescita di imprese nel mezzogiorno. Ecco come funziona il bando, i requisiti e cosa fare per presentare la domanda

Cosa è Resto al Sud

Resto al Sud è una misura agevolativa che ha come focus il mondo dell’imprenditoria del Mezzogiorno. Quindi, una specifica tipologia di contributo economico finalizzato a favorire la nascita e la crescita di imprese in alcune aree del nostro Paese.

In particolare Resto al Sud sostiene l’iniziativa imprenditoriale e libero professionale delle regioni del Sud e di alcune zone del centro Italia (aree del cratere sismico) comprese le isole minori marine, lagunari e lacustri (Centro-Nord). 

Si può affermare che tra le iniziative finalizzate a stimolare attività imprenditoriali nel Mezzogiorno d’Italia, Resto al Sud è tra le più apprezzate e diffuse. Il successo di questa misura è dimostrano da alcuni dati significativi: 15.915 progetti finanziati; 803 mln agevolazioni concesse; 56.360 posti di lavoro creati (dati Invitalia luglio 2023).  Le domande presentate sono state più di 40.000, tra le regioni più attive troviamo la Campania (circa 7.000 imprese finanziate), la Sicilia (circa 2.192 attività finanziate) e la Calabria (con 1.960 attività finanziate);  i principali settori agevolati sono turismo, manifatturiero e servizi alla persona.

Il successo di questa misura è dovuto soprattutto ad alcuni specifici fattori:

  • contributo economico: Resto al Sud copre il 100% delle spese, attraverso  un contributo a fondo perduto pari al 50% che si somma a un finanziamento agevolato pari all’altro 50%.
  • ampia platea di beneficiari: ditte individuali, imprese (da costituire o già costituite), professionisti, start-up innovative;
  • disponibilità finanziaria: i fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro; presentazione istanze senza alcuna scadenza e fino ad esaurimento fondi;
  • ampia scelta di settori economici: industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi ad imprese e persone; turismo; commercio (anche on -line), attività di libera professione; ricerca industriale.
  • tempi rapidi nella valutazione delle istanze: iter di valutazione 90/120 giorni.

 

 

Le attività finanizabili di Resto al Sud

Le spese ammissibili da Resto al Sud sono finalizzate prevalentemente al potenziamento delle infrastrutture imprenditoriali, non sono infatti incluse nel contributo le spese relative alla progettazione, alla promozione, il personale dipendente e le consulenze. Infatti, Resto al Sud copre le seguenti spese:

  • ristrutturazione e manutenzione straordinaria di beni immobili (30% massimo della spesa)
  • macchinari, impianti e attrezzature
  • spese di gestione per il 20% massimo della spesa
     

Come funziona Resto al sud

Il massimale di finanziamento concesso varia in funzione del soggetto giuridico, come di seguito riportato:

  • massimo 50.000 € per srl unipersonali;
  • fino a 200.000 € nel caso di società composte da 4 soci (50 mila a socio);
  • massimo di 60.000 € per le imprese individuali;
  • bonus, un contributo a fondo perduto pari a 15.000 € per le ditte individuali o le attività professionali, e fino a un massimo di 40.000 € per le società, da erogare al completamento del programma di spesa.

I soggetti che hanno ottenuto il provvedimento di concessione e sono intestatarie di un contratto di finanziamento agevolato hanno 24 mesi per completare il programma di spesa a partire dalla data del provvedimento di concessione.

 

Resto al Sud Requisiti

Per poter beneficiare della misura Resto al Sud bisogna, comunque, rispettare i seguenti requisiti:

  • età compresa tra 18 e 55 anni;
  • non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento;
  • non essere beneficiario di altre misure nazionali che favoriscono l’imprenditorialità;
  • avere costituito o intende costituire imprese individuali o società con sede legale oppure operativa nei territori previsti dalla misura Resto al Sud;
  • liberi professionisti che non risultino titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda.
  • non essere già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017.

 

Come presentare la domanda per  Resto al Sud

Verificati i requisiti per ottenere il finanziamento è necessario presentare la domanda online tramite il sito web di Invitalia. La procedura per accedere, caricare il business plan e gli altri documenti richiede l’accesso mediante SPID, firma digitale e PEC.  Dal momento in cui viene inoltrata la domanda, partirà un iter di 60 giorni, che prevede anche un colloquio online. Il colloquio consiste in una riunione con gli Analyst di Invitalia per discutere con i futuri imprenditori il piano di impresa presentato.

Da quanto detto si comprende che l’iter burocratico richiede una documentazione dettagliata, spesso non facile da produrre che necessità dell’assistenza di un soggetto consulenziale esperto in grado di accompagnare l’intero iter progettuale, dalla verifica della fattibilità dell’idea imprenditoriale alla redazione del piano d’impresa e alla preparazione della documentazione formale.  Infatti, spesso le cause di rigetto delle istanze (7 aziende su 10) è dovuto al non rispetto dei requisiti richiesti dalla misura e da una carente documentazione.

Beetroot è in grado di assistere i potenziali imprenditori che si approcciano a Resto al Sud evitando gli errori che spesso precludono l’accesso al finanziamento. Contattaci