Essere capaci di sognare e portare a compimento il proprio sogno non è per niente un fatto banale. La celebre affermazione "Ho un sogno" esprime tutta la sua potenza solo se il sogno viene trasformato in azione. Come la storia ci ha insegnato, Martin Luther King ha permesso a migliaia di persone di immaginare qualcosa di ben al di là della normalità. Il sogno di Martin Luther King era potente non in quanto sogno, ma perché aveva una visione chiara che gli permise di intraprendere le azioni per concretizzare tale sogno.
La capacità di sognare rappresenta una grande qualità umana. Un sogno si trasforma in una nuova idea e a partire da quell'idea si elaborano gli strumenti per entrare in azione. Questo percorso, dal sogno all’idea e dall’idea all’azione, migliora considerevolmente se viene accompagnato da un lavoro di squadra.
Sognare significa orientarsi verso ciò che realmente vorremmo dalla nostra vita senza lasciarci condizionare dal mondo esterno, dall’ansia, dagli imprevisti. Questo vuol dire cominciare a fidarci delle nostre capacità, abbattendo i muri costruiti per difenderci dai fallimenti.
Secondo questa visione sogno e imprenditorialità sono totalmente interconnessi, infatti, entrambi i concetti richiedono capacità di guardare oltre, di costruire scenari e immaginare nuovi mondi inesplorati.
Il sociologo D. De Masi afferma: "Credo, che il tratto essenziale dell’imprenditore stia nella propensione a sognare. Non a caso, gli imprenditori amano parlare di mission e di vision. Sotto i colpi della crisi, l’impresa ha smesso di sognare. Occorre restituire all’impresa una dimensione onirica. Occorre trasformare l’impresa in un giardino dei sogni e trasformare i sogni in fiorite realtà".
Condividendo l’analisi del sociologo De Masi, va rilevato infatti che l’attuale periodo di profonda trasformazione, che coinvolge necessariamente anche il mondo imprenditoriale, sta portando dei fondamentali cambiamenti. Non a caso Jacques Horowitz, uno degli studiosi di strategia aziendale più riconosciuti del panorama internazionale, ammonisce: “Meno numeri e più sogni. Così crescono le imprese.”
L’imprenditore che ha smesso di sognare, a favore di un eccesso di operatività, abdica a una parte fondamentale e non delegabile del suo ruolo: la capacità di avere una visione. Per ritrovare questa capacità occorre generare una nuova spinta creativa che liberi l’organizzazione da vecchi modelli disfunzionali e infonda nuova vitalità e un profondo rinnovamento.
L'ideazione dei sogni è importante per capire sia i nostri desideri, sia lo scopo più generale della nostra vita. La realizzazione del sogno segue un percorso a step, che aiuta a concretizzare nella realtà l’idea:
Beetroot srl ha strutturato un servizio in grado di supportare i giovani che hanno sogni/idee ma non mezzi per trasformarli in iniziative imprenditoriali. Ha messo a punto un “iter strutturato” per valutare e supportare quelle idee che, a giudizio di Beetroot, hanno concrete possibilità sul mercato. Il servizio prevede: analisi preliminare delle idee; definizione e validazione del business model; stesura del Business Plan; approvazione del Comitato di Valutazione; costituzione della Start-up (nuova impresa); accompagnamento.
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