Cos’è il Conversational Marketing? Letteralmente fare marketing tramite la conversazione, è un approccio one-to-one tra cliente e azienda. Attraverso il conversational marketing il consumatore ha la possibilità di interagire in tempo reale con l’azienda, scegliendo in base alle proprie preferenze luoghi, modi, tempi di collegamento e canale su cui conversare (Facebook Messenger, livechat, chatbot, email, ecc).
Questo approccio compare per la prima volta con le 95 tesi del Cluetrain Manifesto. Una di queste infatti era proprio: “I mercati sono conversazioni”. Con questa frase gli autori del manifesto intendono evidenziare come l’innovazione tecnologica abbia permesso un cambiamento del paradigma di comunicazione con il pubblico, consentendo di instaurare conversazioni dirette tra consumatori e aziende; questo ha inevitabilmente e radicalmente cambiato le dinamiche commerciali (R. Levine, C. Locke, D. Searls, D Weinberger).
Il consumatore moderno vuole decidere autonomamente cosa, quando e come comprare, nel rispetto dei propri tempi. Per tale motivo il conversational marketing viene strutturato sulle specifiche esigenze del cliente. Dunque, lo sviluppo del conversational marketing è strettamente legato all’evolversi della tecnologia digitale; in particolare la diffusione di strumenti come social network, i servizi di messaggistica istantanea, email e i software per l’instant chatting, ha favorito l’apertura di un dialogo bidirezionale con gli utenti.
Inoltre, proprio la tecnologia offre la possibilità di comunicare in tempo reale, consentendo di ottenere informazioni in tempo reale.
Così, le aziende sono diventate sempre più attente alle tempistiche di risposta e tutte le relazioni sono più veloci e personali. Sempre più aziende, utilizzano app di messaggistica e chatbot, per ottenere una comunicazione interpersonale e legami diretti tra azienda e cliente. Sono tre i concetti alla base del meccanismo del conversational marketing:
La personalizzazione diventa, quindi, un elemento fondamentale di questa strategia di marketing. I principali strumenti del conversational marketing sono riassumibili in:
I dati forniti da HubSpot, evidenziano come allo stato attuale il 47% degli utenti comprerebbe senza problemi da un chatbot e, secondo Gartner, a partire dal 2020 l'85% delle conversazioni tra brand e utente saranno mediate da un chatbot. Le imprese stanno adottando sempre più modelli di intelligenza artificiale per trasformare l'interazione con i clienti; oggi infatti ci sono più di 300 mila chatbot su Facebook Messenger.
Il target più sensibile al conversational marketing sono i nuovi lead, molto esigenti nei confronti del tempo di risposta, che non ha voglia di aspettare e pretende risposte in tempo reale.
I principali trend di crescita dei prossimi anni riguardano:
In sintesi, il conversational marketing da un lato punta ad accrescere l’engagement (attaccamento emotivo del consumatore) e a fidelizzare il cliente, fornendo supporto durante tutto il processo d’acquisto; dall’altro, punta al raggiungimento degli obiettivi della strategia aziendale con un approccio inbound (business umano e creazione di relazioni significative con le persone).